NUOVA EDIZIONE IN PROSSIMA PARTENZA
!! INIZIO CORSO: 29-30 Ottobre 2022 !!
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invia una email a info@istitutogestalt.it per richiedere ulteriori info
Sull’onda delle recenti esperienze europee e dei criteri adottati dall’EAC, European Association for Counselling e dall’IAC, (International Association for Counseling), il presente percorso formativo al counselling, aggiornato e potenziato nella proposta formativa, ha una durata di tre anni e mezzo e verte sull’apprendimento delle abilità relazionali specifiche del counselling, articolandosi su:
- acquisizione di teorie e tecniche di counselling
- esercitazioni pratiche, studio di casi e questionari di autovalutazione delle competenze
- apprendimento misurato, verifiche in itinere e finali delle conoscenze
- training personale individuale e di gruppo
- supervisione e tutoraggio dell’attività svolta
Il modello teorico di riferimento è quello fenomenologico-esistenziale, orientato l processo e focalizzato sulle emozioni e sulle risorse. Viene, quindi, valorizzato il contatto con l’esperienza, unica e irripetibile, dell’individuo, l’intenzionalità e la proattività, intesa come partecipazione attiva e coerente al proprio progetto di vita.
La qualità della relazione, con sè stessi e con gli altri, e la respons-abilità, sono intesi come i fondamenti della co-costruzione del proprio mondo, in un intreccio continuo tra “dentro” e “fuori”. Su questa base, il pensare e il sentire si sostengono vicendevolmente nel processo dello stare al mondo e del dare forma a ciò che ci sta più a cuore.
Aiutare ad aiutarsi, quindi, diventa il modo con cui il counsellor offre le sue competenze al cliente.
Al termine del corso viene rilasciato il diploma di “Counsellor Professionista”.
OBIETTIVI DEL TRAINING
Il percorso formativo mira a far raggiungere agli allievi i seguenti obiettivi:
MACROSTRUTTURA DEL TRAINING
La formazione al counselling è attualmente suddivisa in due step:
1. Triennio teorico-pratico strutturato (650 ore)
2. Tirocinio (350 ore)
Di seguito la macrostruttura dei vari step.
1. TRIENNIO TEORICO-PRATICO STRUTTURATO (650 ore)
Il triennio di base si suddivide ulteriormente in due step:
- Primo anno denominato “Master in Comunicazione" che comprende 210 ore di formazione e permette di ottenere l’Attestato di “Facilitatore dei Processi Comunicativi”;
- Secondo e terzo anno denominati “Biennio avanzato”, comprendente ulteriori 440 ore ai fini del rilascio dell’Attestato di “Counsellor Base” (totali 650 ore).
Complessivamente il triennio di base comprende:
2. TIROCINIO (350 ore): finalizzato ad approfondire e padroneggiare le abilità acquisite dall'allievo nel corso del triennio, e ad integrare la sua formazione personale. Durante il tirocinio l'allievo potrà avere:
- Approfondimenti su teorie e metodologie acquisite nel percorso di base
- Pratica del colloquio di counseling e interventi avanzati e tecniche di gestione specifiche
- Addestramento e affiancamento durante attività di formazione e/o counselling di gruppo
- Consulenza e formazione personale
- Verifica e sostegno didattico; confronto e collaborazione con colleghi ed altre professionalità
- Supervisione individuale e di gruppo
- Supporto nella gestione e nella promozione dell’attività
Il tirocinio, di complessive 350 ore, potrà essere svolto secondo i tempi e le possibilità preferite dall'allievo, in base alle attività previste dalla Direzione Didattica.
METODOLOGIA FORMATIVA
Sia la formazione triennale che il tirocinio sono di tipo teorico-esperienziale: l’insegnamento, pertanto, integra i diversi contributi teorici in un modello di intervento coerente ed orientato al processo, nel quale l’allievo sarà impegnato parallelamente sia in un percorso di crescita personale sia nello sviluppo di competenze altamente professionalizzanti. Tali percorsi si caratterizzano per creatività e originalità, ideati per consentire un’assimilazione diretta dei concetti e delle esperienze.
La parte strutturata del training si articola in moduli mensili svolti durante i fine settimana, formazione on-line supportata da documenti audio e video, incontri residenziali, attività di project work, verifiche in itinere e finali, laboratori e gruppi di apprendimento. Ogni incontro è supportato da materiale didattico: dispense e articoli forniti dall'istituto ed indicazioni bibliografiche. Inoltre, ogni lezione viene video-registrata e rimane disponibile all’allievo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutto l’anno di corso, in piattaforma didattica (FAD).
Tutta la formazione è condotta con tecniche interattive e mira all’acquisizione delle competenze agevolando di pari passo lo sviluppo personale dell’operatore.
La metodologia formativa mira a sviluppare e integrare nell'allievo i seguenti aspetti:
La formazione triennale di base svolta in aula e on-line, live (attraverso la piattaforma zoom) è integrata dalla formazione on-line svolta autonomamente dall’allievo attraverso il supporto di una piattaforma didattica (FAD), utilizzando il sistema Moodle (sistema di didattica integrata utilizzata dalla principali Università): qui l’allievo troverà perfettamente ordinati e fruibili on-line 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutti i materiali didattici (video, audio, dispense, presentazioni utilizzate in aula, compiti, esercitazioni, quiz, ecc.) e li potrà utilizzare comodamente da casa, con la guida anche di un tutor quando richiesto.
Il corso prevede un numero chiuso di allievi.
AMMISSIONE
Per essere ammessi, è necessario inviare la propria candidatura e il curriculum vitae firmato alla segreteria didattica dell’Istituto all’indirizzo mail info@istitutogestalt.it.
In alternativa è possibile chiedere ulteriori informazioni compilando il Modulo di Contatto.
Sarà possibile quindi effettuare un colloquio orientativo gratuito, anche in piccolo gruppo, che si terrà presso la sede dell’Istituto o, eventualmente anche on-line (via skype, wapp o zoom). Durante il colloquio sarà possibile compilare la domanda d’iscrizione e richiedere tutte le informazioni necessarie.
VALUTAZIONI ED ATTESTAZIONI
Il percorso di studi è riconosciuto dall’AICo, Associazione Italiana di Counselling.
Al termine di ogni anno viene rilasciato un attestato di partecipazione a tutti gli allievi con almeno l’80% delle presenze (primo anno) o del 85% (secondo e terzo anno) e dopo superamento dell’esame finale. Al termine del terzo anno sarà rilasciato l’attestato di "Counsellor Base" (650 ore).
Al termine del Master e dopo validazione e valutazione di tutto il percorso formativo fino ad allora svolto, lo studente potrà essere ammesso a un esame finale per conseguire il Diploma di Counselling. La verifica finale consisterà nella valutazione del lavoro svolto e dell'effettivo raggiungimento degli obiettivi del tirocinio: in questa sede sarà nominata una Commissione d’esame, che valuterà il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi del percorso teorico pratico, dell’esperienza di tirocinio, e delle prove d’esame.
Sarà quindi rilasciato il Diploma di "Counsellor Professionista" (1000 ore).
Il percorso risponde ai criteri europei di accreditamento per il counselling stabiliti dall’ IAC, International Association for Counselling e dall’EAC, European Association for Counselling. I counsellor diplomati potranno iscriversi come Professionisti nel Registro dell’AICo, associazione di categoria ai sensi della Legge 4/2013.
ALCUNE TESTIMONIANZE...
Quando ho iniziato il primo anno del master ho pensato che sarebbe stato un cammino molto lungo e in realtà questi tre anni sono volati. Ammetto di essere molto fiera di me e dei miglioramenti che ho fatto: sono cresciuta veramente tanto, pur avendo ancora molta strada da fare. Ho imparato davvero (finalmente!) a tollerare e reggere le emozioni più difficili per me, la rabbia e quel senso di odio che implode dentro di me quando mi sento offesa o ferita.... Ora, durante le sedute di counselling del tirocinio, mi sento a mio agio nel ruolo di counsellor, sento intimamente l’altro e mi accorgo che a volte soltanto questo “esserci per l’altro”, in modo aperto e disinteressato, aiuta l’altro. Ed infatti, sempre più spesso le persone che vengono da me vanno via contente e rasserenate. Per non parlare degli incontri con i ragazzi adolescenti, che trovano spazio per esprimersi e sentirsi compresi. Colgo l’occasione per ringraziare Danilo, Susanna e Donatella per l’occasione che mi avete offerto: la presenza la disponibilità e la fiducia che mi avete riposto anche nei momenti di difficoltà e di profonda crisi. Per me è stato importante perchè adesso che mi sento bene so che la gratitudine e il supporto ricevuto lo posso restituire a persone che ne hanno altrettanto bisogno. Si è innescato un meccanismo di fiducia in me e nell’altro molto solido e reale. Più fai del bene e più ti ritorna. Inoltre ringrazio tutti gli altri formatori che sono stati tutti molto importanti e significativi. Vi ringrazio di cuore di tutto e avanti tutta verso il diploma!!
(Claudia, educatrice)
Ed eccomi finalmente alla soglia del diploma… wow, non ci posso credere!!! Se penso a tutto il lavoro fatto sinora, l'unica riflessione che mi sembra accettabile e non scontata, é che la mia consapevolezza é molto aumentata, sia rispetto alla mia crescita personale, sia rispetto al mio ruolo di counsellor in formazione. Sperimento in entrambe le situazioni una maggiore sicurezza e disponibilità e, probabilmente, anche più coraggio nel tentare vie nuove e nel portare me stessa, nella mia integrità e in tutto il mio modo di essere, anche nei colloqui di counselling. Provo un maggiore senso di libertà e leggerezza, ma anche più forza interiore, legata al fatto di essere più autentica rispetto a me stessa e alla relazione con il cliente. Ecco, è il livello di “veracità” nella relazione a fare la differenza, è questo “sentirmi presente e spontanea” in tutti i miei aspetti: fisico, emotivo, psichico e spirituale… mi trovo così a maneggiare più risorse di quante ne avessi – o pensassi di avere - all'inizio di questa avventura. E, se da un lato è aumentata la mia esigenza di essere più professionale e precisa nell'utilizzo delle tecniche, dall'altro la mia esperienza di vita, le mie conoscenze personali e le mie naturali inclinazioni mi portano a rendere più personali i colloqui, che si modellano nella relazione in modi imprevisti. Accorgermi di ciò mi elettrizza e mi fa sgorgare ancor più gratitudine per tutto questo percorso, per la vita, per me stessa, ma anche mi calma, mi rassicura, mi conferma il fatto di essere nel giusto flusso e mi facilita l’abbandonarmi ad esso. E’ arrivato quindi il tempo di restituire, di offrire il sostegno che io ho ricevuto, accompagnare altri alla ricerca del coraggio e della forza di vivere pienamente. Sostenerli nel cambiamento, verso l'apertura a nuove possibilità che permetterà loro di esprimersi e di partecipare al processo di trasformazione creativa. (A. M., infermiera professionale)
Nel corso della formazione ho apprezzato molto le counselling skills che sono state insegnate, in quanto, avendo già avuto una formazione in coaching, il modello gestaltico-esperienziale ha riempito le lacune che mi portavo dietro e che finora mi avevano impedito di gestire con pienezza ed efficacia le richieste di aiuto. In special modo ho trovato molto utili le visualizzazioni, le tecniche di orientamento alla soluzione e tutto il modello sulla focalizzazione emotiva e somatica. Ricordo che i primi colloqui, nel secondo anno, mi facevano sentire una counsellor preparata, volenterosa ma capace di arrivare solo fino ad un certo punto. Ora, posso gestire il colloquio molto meglio, avendo un bagaglio più ampio di tecniche, avendo affinato anche l’intuito e la risonanza sottile con l’altro, al fine di accompagnarlo verso la sua miglior stategia risolutiva. Sono fiera oggi di riuscire ad entrare ed uscire dalla sintonia con il cliente, in base al momento ed alle necessità dell’intervento, ascoltandolo senza interrompere e senza interpretare, senza correre verso la soluzione, dandogli tempo e favorendo l’introspezione e la ricerca delle proprie risorse. E, incredibilmente, ho imparato anche ad agire tutto ciò verso me stessa, diventando un’abile funambola sul filo delle mie emozioni. (Elisa, coordinatrice didattica, allenatrice)
La cosa più importante che ho scoperto per me in questi tre anni di grandi cambiamenti è che ho bisogno di fare l'esperienza e di mettermi in gioco per poter credere e avere fiducia in me. Fare, fare, fare per imparare è stato ed è tutt'ora determinante per la mia svolta, passo dopo passo. Ho iniziato la scuola di counselling con l'angoscia e la paura di non essere preparata e soprattutto di non poter essere all'altezza dei miei compagni: ora l'affronto in modo diverso, accettando l'idea che non so e che ho il diritto di non sapere e sono qui proprio per imparare. Questo nuovo atteggiamento mi ha aiutata tanto, non solo in questo corso, ma anche nella vita quotidiana perchè mi ha permesso di essere più partecipativa e attiva, di espormi di più senza paura di essere giudicata (in primis da me stessa), di mettermi in gioco rischiando anche di rimanere sola, senza però, a differenza di prima, sentirmi messa da parte, ed anche di accettare di fatto la realtà che non posso piacere a tutto il mondo e che non voglio più adattarmi all'altro solo per soddisfare un mio bisogno di attenzione e di amore. Importanti sono stati i colloqui di counselling effettuati nei laboratori, portati avanti a volte con paura e frustrazione, a volte con difficoltà perchè alcune clienti rispecchiavano qualcosa di me che io stessa non volevo vedere in me e quindi non sapevo come "muovermi" in quel territorio comune, temevo la confluenza. I rimandi positivi delle clienti, la supervisione e il confronto con i colleghi e soprattutto un mio atteggiamento diverso, di aiuto sì (in questo caso reciproco, anche se in modo diverso) ma non risolutivo e insostituibile, mi ha permesso di affrontare con serenità e con entusiasmo la situazione. Alla fine, la sorpresa è sempre quella, che se lascio fluire quello che c'è, qualcosa di buono emerge, inaspettato e vivo. E questa magia mi dà una grande carica energetica e tanta fiducia, in me e nel mondo che mi circonda. Ripensando a tre anni anni fa, quando è iniziata la scuola e ho iniziato a prendere decisioni per la mia vita, sono soddisfatta di come il mio percorso sta evolvendo e sono grata alla vita per tutto ciò che è accaduto e ha permesso la mia rinascita. I progetti nell'immediato sono preparare il piano per il tirocinio e ottenere il diploma di counsellor e continuare a sviluppare il percorso dell'arteterapia, in particolare della danza e del teatro; in futuro infatti vorrei operare attraverso queste tecniche e proporre laboratori espressivi presso l'associazione di arti creative di cui sono socia. (M. G., insegnante)
Tre anni fa ho iniziato il corso di Master in Counselling con il desiderio di scoprire cosa ci fosse ancora da apprendere, dopo moti percorsi formativi e di crescita personale seguiti con grande passione negli ultimi dieci anni... Mi accorsi, infatti, soltanto dopo l’università, che mi sarebbe piaciuto studiare psicologia: credo che la vita mi ha quindi portato a tutto ciò, percependo quel desiderio un po' celato, avvicinandomi ciclicamente a svariate esperienze di questo tipo fino ad approdare ad una scuola che incorniciasse quanto fatto in precedenza. La voglia di mettermi in gioco e una fiducia spontanea nella proposta formativa mi aveva fatto decidere per il master nel momento stesso in cui ne sono venuto a conoscenza. Sono sempre stato interessato ai lavori sull’evoluzione personale e sull’approfondimento delle dinamiche esistenziali, anche se provavo timore nei confronti di ciò che avrei potuto scoprire. Desideravo comprendermi ed ascoltarmi meglio, oltre che riuscire a relazionarmi con gli altri costruendo un rapporto equilibrato e prestando attenzione alla comunicazione. Mi è capitato spesso di non riuscire a dire quel che pensavo o provavo, o a non riuscir a comunicare le emozioni che sentivo, oltre a non saperle decifrare, accettare, o integrarle soprattutto se scomode. Sono stato molto rigido e severo con me stesso e mi sono giudicato molto in passato, dando ascolto ai sensi di colpa piuttosto che potenziare le mie risorse. Ho potuto individuare alcuni talenti che mi erano sconosciuti, affrontare paure che prima mi immobilizzavano mentre ora mi risultano persino stimolanti. Sento che questi 3 anni mi hanno permesso di impegnarmi a fondo (non senza fatica) entusiasmandomi per ciò che apprendevo strada facendo e provando un senso di appagamento intellettuale ed emotivo costante. Ho avuto la percezione di fare qualcosa di buono per me, di nutriente per la mia sensibilità e per la mia conoscenza. Accompagnato da questa sensazione, ho notato che i miei rapporti sociali sono cambiati nel tempo, alcuni migliorati sotto molti aspetti, altri li ho semplicemente lasciati andare. Ho sentito la forza del gruppo di lavoro e la collaborazione, il desiderio di migliorarsi e di stare insieme senza maschere e mettendosi continuamente in gioco, con sincerità e autenticità. A conclusione di questo master sono felice di questa esperienza e desidero coltivare quello che ho percepito ed appreso, sia come percorso personale, per capire se desidero intraprendere uno sviluppo professionale, sia perché ritengo che questo possa essere di aiuto anche ad altre persone che hanno a cuore il percorso interiore. Grazie!
(Nicola, consulente tecnico commerciale)